Mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva è indicata per pazienti che hanno un notevole volume mammario, spesso con aspetto anche pendulo e cadente. Talora riferiscono disturbi alla colonna vertebrale determinati dall’eccessivo peso delle mammelle, possono avere irritazione cutanea nel solco sottomammario ed è frequente che il reggiseno indossato lasci sulle spalle dei veri e propri solchi a causa dell’eccessivo peso delle mammelle stesse. In questi casi l’indicazione è l’intervento di riduzione mammaria, detto anche mastoplastica riduttiva. Con l’operazione si rimuove il tessuto in eccesso: cute, ghiandola e tessuto adiposo e la mammella risulta più piccola, più compatta e non più cadente; abitualmente anche l’areola mammaria viene ridotta di dimensioni.

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Tutti gli interventi comportano un minimo di imprevedibilità e di rischio

L’intervento di mastoplastica riduttiva è una procedura importante, della durata di circa 3 ore, da far eseguire da chirurghi plastici qualificati ed esperti; come tutti gli interventi presenta complicanze generiche e specifiche. Tra le complicanze generiche segnaliamo ematomi, sieromi ed infezioni. Tra le complicanze specifiche la riduzione o la perdita di sensibilità del complesso areola-capezzolo. L’intervento di riduzione mammaria lascia cicatrici permanenti, abitualmente nascoste dal reggiseno e dal costume da bagno. La maggiore o minore evidenza di queste cicatrici dipende dalle proprietà soggettive di cicatrizzazione e non è prevedibile se non a grandi linee; ad esempio le donne di colore o di carnagione troppo chiara cicatrizzano peggio delle altre, così come le pazienti fumatrici.
Può verificarsi una non perfetta simmetria dei due complessi areola-capezzolo.

PREPARAZIONE ALL'INTERVENTO

E’ buona norma non assumere acido acetilsalicilico (aspirina e simili) nei sette giorni precedenti l’intervento e per i fumatori astenersi dal fumo o ridurlo drasticamente per quattro settimane, due prima e due dopo l’intevento. Se si è reduci da un’infezione o altra malattia è preferibile rinviare l’intervento.

INTERVENTO CHIRURGICO

Molteplici sono le tecniche di riduzione mammaria e tutte si prefiggono di garantire la vitalità del complesso areola-capezzolo riducendo il volume mammario di quanto desiderato e restituendo un contorno adeguato al seno ed una corretta posizione sul torace. La cicatrice residua circonda l’areola, discende verticalmente verso il basso fino al solco sottomammario e corre orizzontalmente nel solco stesso. E’ cioè una cicatrice circolare intorno all’areola e a “t” invertita al di sotto dell’areola stessa. In certi casi (mammelle molto voluminose) si associa all’intervento di mastopalstica riduttiva la liposuzione per rimuovere il tessuto adiposo eccedente dai quadranti esterni.
L’intervento ha una durata media di 3 ore; si posizionano dei tubicini di drenaggio che vengono rimossi nel giro di 24-48 ore e un bendaggio modicamente compressivo viene lasciato per i primi 2 giorni.

ANESTESIA

L’intervento di riduzione mammaria viene eseguito in anestesia generale.

IL POST-OPERATORIO

Per l’intervento di riduzione mammaria è indispensabile un ricovero di almeno 24 ore.
Il bendaggio posto-operatorio viene sostituito dopo due giorni da un reggiseno conformato che viene indossato per circa 4 settimane: le prime due settimane giorno e notte, le seconde soltanto durante il giorno. I tubicini di drenaggio vengono rimossi nel giro di 24-48 ore.
Dopo l’intervento il seno è gonfio e l’edema tende a scomparire nel giro di 3-4 settimane.
Il dolore è abitualmente molto modesto, ben controllato con i comuni analgesici e scompare rapidamente nel giro di due o tre giorni.
I punti di sutura vengono rimossi nel giro di 7-10, massimo 14 giorni dall’intervento. E’ normale avere una riduzione della sensibilità del complesso areola-capezzolo ed anche una diversa sensibilità tra i due lati. Tali alterazioni della sensibilità tendono a risolversi spontaneamente nel giro di alcuni mesi; in rari casi possono persistere anche per più di un anno.

RIPRESA DELL'ATTIVITA'

E’ buona norma attendere almeno una settimana prima di riprendere gradualmente l’attività e comunque attendere almeno 4 settimane prima di riprendere l’attività sportiva. Qualora la paziente rimanga incinta non esistono problemi per un eventuale allattamento, in quanto tutte le tecniche praticate prevedono la conservazione dei dotti galattofori ed il mantenimento della integrità funzionale della ghiandola mammaria.

IL NUOVO ASPETTO

E’ bene ricordare che le cicatrici dell’intervento di riduzione mammaria sono estese e permanenti e che comunque occorrono diversi mesi prima che tendano a migliorare e ad essere poco evidenti.

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