La blefaroplastica o chirurgia estetica delle palpebre è un intervento chirurgico che permette di correggere difetti quali palpebre superiori cadenti e borse di grasso che rendono lo sguardo affaticato, invecchiando il volto e talora interferendo anche con la visione. La chirurgia estetica delle palpebre consiste nell’asportare cute e grasso in eccesso localizzati nelle palpebre superiore e inferiore e talora nel riposizionare il sopracciglio cadente; è anche possibile modificare la forma della rima palpebrale mediante il riposizionamento dell’angolo esterno dell’occhio (cantoplastica e cantopessi).
Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di chirurgia. I candidati ideali sono uomini e donne la cui pelle ha cominciato a dare segni di cedimento, per lo più in un’età compresa tra i 40 e i 60 anni, ma l’intervento di blefaroplastica si esegue con successo anche in persone con più di 70 anni.
L’intervento di blefaroplastica può essere eseguito da solo o anche in associazione ad altri interventi, quali il lifting del volto e del collo, il lifting del sopracciglio, la mastoplastica additiva, la liposuzione o anche altri interventi di chirurgia estetica.
La chirurgia estetica delle palpebre è una procedura relativamente semplice. Quando l’intervento è eseguito da un chirurgo plastico esperto i risultati sono in genere molto buoni. Si tratta comunque di un vero e proprio intervento dove le complicanze (sanguinamento, ematoma, infezione) sono rare ma possono verificarsi ed essere agevolmente risolte solo se il paziente è seguito da un chirurgo esperto. Per ridurre il rischio di complicanze è importante seguire attentamente i consigli che il chirurgo vi darà prima e dopo l’intervento: evitare aspirina e simili nei 7 giorni precedenti l’intervento; evitare strapazzi fisici e mantenere la testa alta anche durante il riposo per i primi 4-5 giorni dopo l’intervento; mantenere la borsa del ghiaccio a contatto della parte operata per alcune ore dopo l’intervento.
Durante la visita il chirurgo dovrà valutare al struttura ossea del viso (prominenza delle bozze orbitarie, ad esempio), la qualità della pelle e dei muscoli perioculari, la presenza di eventuali difetti funzionali. Il chirurgo dovrà inoltre valutare le condizioni di salute per escludere la presenza di alterazioni (pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento.
Prima dell’intervento di blefaroplastica il paziente riceverà istruzioni precise sull’assunzione di farmaci e sulla posizione da tenere nelle ore immediatamente post-intervento e anche nei giorni seguenti.
I fumatori hanno un rischio maggiore di incidenza di complicanze e di ritardo di guarigione delle ferite.
Non assumere acido acetilsalicilico (aspirina e simili) a partire dalla settimana precedente l’intervento.
Non fumare o comunque ridurre drasticamente il fumo nelle due settimane precedenti e nelle due settimane successive all’intervento.
Rimandare ad altra data l’intervento se si è convalescenti di un’infezione o di altra malattia.
L’intervento di blefaroplastica dura 1-2 ore a seconda del difetto da correggere; è’ assolutamente indolore ed al termine prevede l’applicazione di cerotti sulle ferite (steri-strips) e ghiaccio sugli occhi. Nella procedura chirurgica più comune, che prevede la rimozione dell’eccesso di cute, delle borse adipose e il rimodellamento del muscolo orbicolare, le incisionivengono eseguite nella piega della palpebra superiore e al bordo ciliare nella palpebra inferiore. Tali incisioni risultano praticamente invisibili già dopo pochi giorni dall’intervento.
Nei casi in cui non è necessario rimuovere la cute ma solo le borse adipose in eccesso l’intervento può essere eseguito per via transcongiuntivale, cioè senza praticare incisioni cutanee.
La blefaroplastica viene generalmente eseguita in anestesia locale con sedazione (il paziente è sveglio ma rilassato e insensibile al dolore) ed in regime ambulatoriale o Day Hospital.
Nelle 48 ore successive all’intervento di blefaroplastica il paziente deve rimanere a riposo., con la testa leggermente sollevata anche durante il riposo notturno. Nelle prime 5-6 ore dopo l’intervento è importante mantenere una mascherina ghiacciata sugli occhi. A partire dal terzo giorno il paziente potrà riprendere a svolgere una vita normale, evitando comunque sforzi fisici, saune e l’esposizione al sole o comunque a fonti di calore.
Nei primi giorni potranno comparire gonfiore ed ecchimosi che persisteranno per circa 7-10 giorni; raramente si possono verificare ematomi, infezioni o cicatrici ipertrofiche o francamente cheloidee. Dopo 7-10 giorni il paziente può riprendere l’attività lavorativa, purché non eccessivamente faticosa, e a partire dalla terza settimane potrà svolgere tutte le normali attività, compresa l’attività sportiva.
Il risultato estetico, già apprezzabile dopo 3-4 settimane, sarà raggiunto definitivamente a distanza di circa 6 mesi dall’intervento.
La prima medicazione si esegue dopo 4 o 5 giorni; in tale occasione vengono anche rimossi i punti di sutura e sostituiti i cerotti steri-strip
Il risultato della blefaroplastica è generalmente buono e duraturo, ma non è permanente in quanto condizionato dagli inevitabili effetti della gravità e dell’invecchiamento.
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